PL
20
aprile 1992 - Lunedì dell'Angelo
intorno
a "quota 5.600"
di
fronte all'EVEREST
Il Nepal
ha rappresentato da subito una meta diversa. Forse anche da prima...
La mia passione per i viaggi è nata, come per tanti, a scuola, dove ho
amato viaggiare su cartine e libri.
Ma il Nepal, la sua capitale Kathmandu, ha evocato in me qualcosa di
antico e particolarmente magico.
Qualcosa che ho poi avuto modo di verificare di persona per le sue strade e
viuzze, come per le sue infinite montagne:
in Nepal era come se io vi fossi stato da sempre!
Ed ogni volta la sensazione si ripete, e spesso anche per i miei compagni di
viaggio.
Oramai il Nepal mi appare come una persona, un amico, un'incredibile realtà
che mi ha insegnato a vivere, a scegliere la 'via'...
LE AVVENTURE PIU' IMPORTANTI
( ...
ad APRILE
2012)
_
1984 - NEW
YORK,
molti, in America, hanno trovato il futuro.
Io, da quel viaggio, dopo aver visto come si muovesse tra i grattaceli
e nel caos quotidiano, tornai con la "scoperta" della bicicletta.
Una FILOSOFIA nuova di vita.
New York per me fu proprio come una specie di
partenza ...
(1)
_ 1985 - NEPAL,
al campo Base Sud dell'Annapurna
Un grande viaggio, anche e soprattutto
perché il primo, in un certo stile e con quella 'meta' (...).
Mai avrei potuto immaginare come poi avrebbe segnato la mia vita. Ancora
non c'era la bicicletta, o meglio non come compagna d'avventura, ma come
scordare le prime pedalate per Kathmandu e la sua valle ? Come non
ricordare le sensazioni che a tutti i sensi giungevano per quelle strade.
Di lì a poco anche il Nepal ha cominciato ad adeguarsi al resto
del mondo 'civile ed evoluto', a scimmiottarne l'effimero benessere.
Ma allora ancora non c'era l'illuminazione stradale, praticamente assenti
le televisioni ed i telefoni, l'asfalto, il traffico... Probabilmente fu una
delle ultime occasioni per conoscere ed apprezzare un Nepal ed un mondo in
estinzione, esperienze di antichi viaggiatori, autentiche diversità
di culture e modi di vita. Da allora ogni volta si è sempre più
affievolita l'impressione di aver fatto un viaggio nel tempo, in un mondo
a sé. Ma non allarmatevi troppo! Ancora non si è persa
del tutto! Ed il Nepal cambia come semplicemente cambia il resto del mondo
(anche se dal febbraio 1996 è iniziata una vera e propria guerra civile
tra forze governative e rivoltosi "maoisti") , ma un
suo fascino ben preciso credo proprio lo manterrà per sempre! Era ottobre,
una delle sue stagioni migliori, ma il monsone non era ancora del tutto passato...
(2)
_ 1988 -
KENYA,
Punta Lenana del Monte Kenya
Viaggio 'strano'. Per tanti versi
contraddittorio, come la fettina d'Africa conosciuta. I grandi parchi, Nairobi,
l'Oceano Indiano, il Kilimanjaro ed il Monte Kenya, dalla savana... Di tutti
i ricordi adesso mi sembra di una qualche curiosità il
fatto che in Africa è stata la prima volta che ho superato i "5.000",
anche se non con la bicicletta
(esclusa un'indimenticabile sgambata tra le palme ed i mercatini di Malindi...).
Come in Europa avevo superato i "3.000" e le quote più basse.
Come in America avrei superato i "4.000". Insomma, non ho mai
superato per la prima volta in Nepal una quota 'tonda', che per essere
un esperto ciclista dell'Himalaya non è male... In Himalaya ho dovuto
rinunciare all'unico "6.000" che al momento ho tentato, ma chissà
se mai ritenterò ?! Di sicuro, per ritornare a questo viaggio,
non ho mai sentito la nostalgia del continente africano e dei richiami
che pure hanno ispirato viaggiatori, scrittori ed artisti. Forse perché
ero già innamorato di un altro Paese ed il mio cuore già
cominciava a riempirsi della sua nostalgia. Ed io ho sempre interpretato il
"viaggio" ben oltre la scoperta e l'avventura, direi proprio che
viaggiare è stato come amare. Ed il cuore non ha spazio
per più amori di questo tipo e di questa intensità.
(3)
_ 1989 - DALLA CINA ALL'INDIA,
traversata del Nepal in bicicletta
"Natale" da solo a casa
? Perchè non tornare nuovamente in Nepal, in bicicletta! Ecco più
o meno il ragionamento. Così l'allenamento quotidiano alla bicicletta
in città e sulle colline intorno, le pedalate domenicali da solo o
in compagnia, i piccoli e grandi 'giri' fino a quel momento fatti da Rosignano alle Alpi,
ebbero il più grande e 'logico' degli sviluppi: il viaggio e
la scoperta lontana...Il documentario in diapositive che racconta
di questa traversata si intitola "PER LE ANTICHE STRADE DEL FUTURO"
e così é stato! Da quelle strade 'antiche', dal confine
tibetano a Lumbini, villaggio dove nacque Siddharta, con quel mezzo
'antico' ( che in fondo é la bicicletta) mi auto-proiettai in un futuro
che ancora continua. Iniziai a comprendere meglio il valore delle cose
ed a tentare di trasmettere agli altri la gioia e la grandezza del rispetto, della
tolleranza e dell'Amore.
(4)
_ 1990 - ARGENTINA / CILE,
in bicicletta, da Buenos Aires a Santiago del Cile
Un'altra traversata di una parte di mondo e di umanità.
La grandiosità dei panorami e la nostalgia, il languore e la fierezza
del popolo argentino, le lotte, le musiche, i deliziosi arrosti ed i caldi
vini. E' stato uno dei pochi viaggi dove avevo montato un contachilometri.
Ricordo una dirittura nella Pampa dove, tra una semi-curva e l'altra,
passò un tratto di quasi 52 Km. !
(5)
_ 1991 - ANDE,
Cordigliera, in bicicletta verso il campo Base ACONCAGUA
(quota 4000)
Avvicinare la più alta montagna delle Americhe, vedere
immagini di spedizioni in mulattiere che io avevo percorso in bicicletta
ha indubbiamente rappresentato una prima grande soddisfazione anche da un
punto di vista 'atletico'. Visioni e sensazioni furono come il compimento
di tanti sogni magari di quando, da bambino, amavo viaggiare di
fronte a libri, cartine ed atlanti. Nell'immagine
il brindisi che mi concessi prima di ripartire dal punto più alto che
avevo raggiunto.
(6)
_ 1991 - GOSAIKUND
, Nepal, dal Langtang all'Helambu con la bicicletta (quota
4600)
Un viaggio 'infernale'.
Un inferno di acqua, fango, sanguisughe di un monsone che mai più mi
sono ritrovato a fronteggiare in maniera talmente intensa. Non ci furono
panorami e colori da ammirare e da cui farsi rapire, in quel viaggio.
Un grande incontro con il sacro, questo sì. Con un tipo di intensa sensazione
che è quasi rimasto unico. Come quando ad esempio immersi le
mani nelle acque del lago di Gosaikund... ebbi la sconvolgente
esperienza di perdere il corpo. Mi sembrò di vedermi dall'alto, da un
altro punto di vista. A dire la verità ne fui anche un po' spaventato,
ma solo un poco. Quella volta riuscì nell'impresa di cadere un
paio di volte perfino Jitbhadur, guida, collaboratore ed amico, a causa del
fango. E per un nepalese è veramente cosa rara...
(7)
_ 1992 -
EVEREST,
oltre il Campo Base Sud con la bicicletta
("PRIMA MONDIALE" - Kala Pattar II , quota 5600 )
Raggiungere e superare il Campo Base della più alta
montagna del mondo invece rappresentò proprio come una 'tappa'
verso il Paradiso. Un'ottima preparazione, una stagione fortunata, pelle e
sensi pronti come poche altre volte a ricevere ed incamerare ogni
stimolo giungesse dall'esterno. Ma esterno ed interno sifusero proprio
tra quei sentieri. Il rispetto verso la grandezza assoluta, il renderle omaggio
ha formato in me un altro robustissimo mattone da utilizzare per
le più ardite situazioni come per ogni normale attimo di vita.
(8)
_ 1992 - OLIMPIADI,
da Barcellona a Firenze in bicicletta
Un viaggio attraverso una piccola parte dell'Europa e delle sue coste.
Un'occasione universale come i Giochi Olimpici e la bellissima aria che
generano. Veramente muovendosi nella città 'olimpica' si ha la prova
di quanto avessero senso le parole di De Coubertin, quelle sull' importante
è partecipare. Ecco, alle olimpiadi deve essere proprio così
se anche chi vi assiste subisce un qualcosa di così particolare. E
poi Barcellona, Salvator Dalì, i Pirenei ed il vento della Francia,
la Liguria ed i suoi infiniti sali-scendi, il 'mio' mare...
(9)
_ 1993 - HIMALAYA,
al Campo Alto del Pisang Peak con la bicicletta
(quota 5.656 - p.R.)
Questo è il mio 'record' di quota raggiunta. Una Pasqua straordinaria
di nuovo tra le vette delle più alte montagne del
mondo. Ricordo scosse di terremoto, frane e slavine, neve e ghiaccio, il Vangelo
di Matteo ed una Messa tra sacro e profano che raggiunse immediatamente
il cielo. Ricordo la saggezza di una 'rinuncia' che probabilmente evitò
rinunce e problemi più grandi, molto più grandi. Un gran vento
e la visione di uno Yak bianco che, se non avesse impressionato
la pellicola fotografica, avrebbe potuto rimanere anche al confine dell'immaginazione.
E poi bambini, i soliti indescrivibili "moccichini" che sempre
ti corrono incontro e ti salutano, ti seguono per qualche metro
se pedali, ti precedono leggeri e sorridono se la bicicletta è
a spalla. Volti che vedi una volta e non scorderai mai.
(10)
_ 1993 - LA VIA DEL MARE, da Firenze a Palermo (via Livorno)
in bicicletta
Ideale proseguimento dell'itinerario
iniziato a Barcellona, un'altra cavalcata in compagnia di un elemento
della natura a me assai caro: il MARE. Io credo di amare l'intero creato in
ugual misura, ho conosciuto tanti amanti della montagna che mal sopportavano
l'infinita distesa di acque... Non è il mio caso. Se poi, la lunga
'via del mare' ti porta a trovare amici ed una regione stupenda qual'é
la Sicilia veramente anche la fatica diventa piacere. Tabata mi aveva
appena lasciato, in quella torrida estate del '93...
(11)
_ 1994 - OCEANIA,
Australia e Tasmania in bicicletta
Una 'tappa' veramente difficile da riassumere in poche righe. Luoghi
e genti che sembrano così vicini a noi ed al nostro modo di essere,
e siamo dall'altra parte del mondo! Un viaggio a lungo sognato e preparato
e che sicuramente non ha tradito le attese: anzi... Forse, dedicato al ricordo
di incontri, visioni ed incontri di quei giorni, potrei benissimo
mettere mano al mio 'diario' di bordo privato e farne un volumetto per ciclisti
e NON !
(12)
_ 1995 - THAILANDIA,
l'isola ed il viaggio, con la bicicletta e...
A Bangkok, la capitale, ricordo che passò qualche giorno prima
di incontrare una bicicletta: oramai abbandonata per seguire l'esempio di
quasi (?) tutto il resto del mondo. Solamente auto, moto, veicoli con
motore di ogni tipo che avvolgono la metropoli in una micidiale 'cappa' di
smog e di veleni. Un CAOS quasi completo che pare, oltre che privo di soluzioni,
quasi organizzato con lucida follia. E terribilmente organizzato anche il
'tragico' mondo legato alla prostituzione. Nessun limite alle 'proposte',
anche per gli accompagnati. Tanto GRANDIOSO appare il 'male', altre
ttanto sconvolgente il 'bene'. Dalla natura ai templi, dalla gentilezza al
mare...
(13)
_ 1996 - KATHMANDU, "Una
bicicletta per un RE" - 53'23'' Ring Road Record
Se anche i RE usassero le biciclette, forse anche i loro 'sudditi'...
Mamma
mia però come pedalavo quel giorno! Il 4 luglio 1996 per la 'circonvallazione'
di Kathmandu. Con Thoola e Jit in moto e con una specie di tentativo di record
dell'ora da stabilire.
(14)
_ 1997 - MONTE MORELLO 8.793,
la seconda Montagna della Terra (in 36 ore)
Anno particolarissimo il 1997. Tre 'imprese' per un progetto di una
scuola, in Himalaya. La prima, nella notte dell'estate, fu questa prova
di scalata 'virtuale' all'Everest. In 36 ore effettive di tentativo dopo la
partenza avvenuta dal Duomo di Firenze, sono arrivato a far segnare
al mio altimetro la quota di m. 8.793. Evitai volontariamente di superare
la soglia Everest come forma di rispetto nei suoi confronti ed in pratica
feci, dellla mia montagna di tutti i giorni, una specie
di seconda vetta del mondo. In fondo una forma quasi di ringraziamento al
panorama in cui sono nato e cresciuto e dove i miei sogni hanno
cominciato a divenire realtà.
(15)
_ 1997
- L'ARNO
E IL MARE, IN BICICLETTA,
grazie alla fantastica intuizione dello Shuttle-Bike
Il 10 maggio di sicuro rimarrà una mia data 'storica' anche se
poco ricordata, magari a cominciare da me stesso: la mia prima pedalata a
Firenze, tra i ponti del centro, dalle acque del suo fiume Arno. Poco ricordata
anche perché in quel medesimo anno vi furono altre mie pedalate sulle
acque, dell' Arno e del mare. Come ad esempio la 'discesa' dal Ponte Vecchio
di Firenze al Mar Tirreno, via Pisa e poi a sinistra verso Livorno e Castiglioncello.
Tre giorni di solitudine e di rischio inimmaginabile... Tra i flash di immagini
di quelle 'tappe' ricordo con piacere i bambini di Palermo a farmi il tifo
dal parapetto sotto gli Uffizi, lo stupore della gente nel vedermi arrivare
sugli scogli del mio mare pedalando sulle onde ed altre. Tappe e flash di
avvicinamento e preparazione a quella che sarebbe diventata la
mia impresa più grande. Molti, sbagliando, mi hanno attribuito
in questi anni anche l' invenzione di quel mezzo. Mai finirò di ringraziare
per questo invece chi riuscì a rendere concreta quell'intuizione che
può 'acquaticizzare' ogni bicicletta: Roberto SIVIERO.
(16)
_ 1997 - 434 Km, 24 ore in bicicletta tra Sesto
Fiorentino e Firenze
L' ultima del 'trittico' di imprese negli ambienti di tutti i giorni.
Dopo le montagne e le acque, le vie e le piazze delle città. Da Sesto
Fiorentino a Firenze, 24 itinerari diversi per proporre ed affermare la bicicletta quale
mezzo tra i più ideali allo spostamento 'breve' urbano. Un contributo
alla cultura dei veicoli che non inquinano e che possono contribuire
ad una migliore vivibilità. Praticamente pedalai per 20h effettive,
che, per gli esperti di dati e medie, non fa un pessimo risultato neppure
da un punto di vista di semplice prestazione. Se poi si considera che,
anche se leggera, pedalai per tutto il tempo con la mia prima Mountain Bike
'firmata' Himalaya.
(17)
_ 1998 - SULLE ACQUE DELL'HIMALAYA,
la "prima pedalata" di un uomo nei laghi delle più alte
montagne del mondo
1 gennaio: altra "storica" data, per il Nepal e per me !
Il 1998 era stato proclamato anno di promozione per il turismo:
VISIT NEPAL'98. Ebbene, ho avuto l'onore ed il piacere di aprire questo evento
sul laghetto artificiale di Kathmandu, il Rani Pokhari. Un'emozione
che vide la realizzazione di uno special televisivo di 15/20 minuti che mi
fece popolare in Nepal come in nessun altro paese del mondo, Italia
compresa! Grazie a Nirmal Shrestha ed alla sua precisa assistenza
ed organizzazione pedalai poi anche su altri due laghetti verso ovest,
il Pewa ed il Begnas. Sempre seguito da stampa e radio. Una partecipazione
ed un'emozione veramente incredibile. C'è anche chi ha 'tramandato'
il ricordo di quelle 'imprese' e per le strade di Kathmandu, come di
Pokhara, c'è gente che mi ferma ancora perché mi riconosce!
E poi, in quel viaggio, c'era anche CLAUDIA, a poco più di due
anni ... Ancora ed ancor più intense immagini e ricordi indelebili,
che mi accompagneranno per sempre.
(18)
_ 1998 - CICLONAUTA , in
bicicletta anche nella Storia (Etruschi, Sanniti)
Un'avventura nel tempo e sulle strade d'Italia. Alla scoperta di due
popoli antichi. Una tappa nata grazie ad una carissima amica
'televisiva': Paola Saluzzi. Ed il programma RAI che l'ha consacrata: "UNO
Mattina". Ed i ricordi affiorano dai ricordi, gli arrivi a Saxa
Rubra, la strana emozione del pedalare per Roma... Ma del ciclonauta di quel
momento le immagini più forti sono legate alla magia di Sepino (Altilia)
come Bolsena e Sovana, l'antichissime vie nel tufo di Sorano. Credo che i
viaggi più sorprendenti siano proprio quelli di scoperta intorno
a te. Ed ancor di più se realizzati con quella fabbrica di sogni che
può essere una bicicletta.
(19)
_ 1998 -
TILICHO,
con
la bicicletta, sul lago più alto del mondo
(quota 5.250 )
La più "logica" delle evoluzioni del progetto bici-acquatica
/ Shuttle-Bike: tornare in Nepal e puntare le acque del lago più alto
del mondo... che non è il "mitico" Titicaca sulle Ande! Quello
è "il navigabile"(?). Il Lago TILICHO tra gli Annapurna è
quasi 1.000 metri sopra... ma ancora più sù, verso il Mesokonto
Pass, un piccolo "specchio" pareva aspettarci...
(20)
_ 1999 - LE TRACCE DEI PROFETI, ricerca di valori universali per
il nuovo millennio,
La bicicletta ti porta, da buona amica, anche in luoghi che mai ti
saresti immaginato, a seguire tracce e rincorrere valori di
cui hai avuto il solo merito di esserti imbattuto. Diventa automatica la ricerca che
pare aprirsi tra i veri ed i falsi. Storie di miseria e prostituzione di comportamenti
'animali' e gesti nobili, la felicità del dare e del darsi, lo star
bene nell'alleviare la sofferenza del prossimo. Sembrano "idee"
così lontane dal mondo di oggi. Dal treno su cui siamo e che a velocità
folle ci sta portando chissà dove... Quella volta io arrivai
al KARUNA BHAWAN, la "Casa della Compassione", ma mentre terminava
l'attimo dell'arrivo, già avvertivo in me l'inizio di un nuovo
percorso.
(21)
_ 1999 - SAHARAWI'99,
una VETTA per la LIBERTA' (Annapurna Sanctuary by bike)
Una bandiera che non ho visto sventolare durante un viaggio che non
ho mai fatto. Anche se mai come in questa occasione si erano messe in
moto tante persone ed organizzazioni. Un popolo che da troppi anni oramai
dal deserto lancia il suo grido di terra e libertà. Al popolo SAHARAWI
ed al 'suo' grido, invece di una traversata del deserto, dovendo ripiegare
in Himalaya, ho 'dedicato' la vetta del monte che come pochi altri mi ricorda
l'assoluto ed il Divino: il Machhapuchhre. Chissà se sulla porta del
Lhasa Lodge di Kodari (confine Tibet) e su quella del rifugio del Campo Base
del 'Machha' si sono ancora le 'targhe' che vi lasciai in ricordo di
quel viaggio, di quel popolo e della LIBERTA'.
(22)
_ 2000 - BETLEMME
2000, Verso la Pace: Italia, Nepal, Terrasanta
in bicicletta
Da Firenze via Roma passando dal Molise...
Mai e poi mai avrei potuto immaginare alla vigilia di questo
viaggio la quantità, l'intensità ed il valore delle 'scoperte'
e delle sensazioni che ho vissuto. GERUSALEMME
è GERUSALEMME. C'é veramente poco altro da aggiungere.
Mi è rimasta dentro. Oltre al Nepal, all'Everest ed a tutti gli altri luoghi
del mondo. Tra le pietre, gli odori e le atmosfere dei vicoli, delle porte
e dei templi c'è ovunque una costante presenza della storia, del sacro,
dell'assoluto. Solo lì puoi arrivare anche a comprendere l'estrema
difficoltà di due popoli a trovare accordi duraturi, equilibrio: a
non mollare un solo centimetro di troppo di quella città che pare
quasi non essere terrena... E Betlemme, la discesa verso le acque più
basse del Mar Morto, il deserto, Gerico: la più antica città del
mondo. Sicuramente un'altra 'tappa' tutta da raccontare e rivivere. Alimentare
ogni giorno ciò che non ti abbandonerà mai.
(23)
_ 2001 - DOLOMITI, un Passo per l'impresa "più",
in bicicletta.
Non è poi andare in terre lontane e remote sia elemento indispensabile
d' impresa...
(24)
_ 2002 - NEPAL, "Una bicicletta piena d'Amore"
Continua ad aggravarsi la crisi del Nepal. Re BIRENDRA è stato
ucciso da un anno e i disordini e le agitazioni nelle grandi città
come nei piccoli villaggi si susseguono. Questo stesso viaggio subisce un
ritardo in partenza di una settimana. Però andiamo. Capitanati dall'amico
Diego ROSSETTI con il suo progetto "CasaNEPAL" carichiamo la bicicletta
di un "bene" ancor più prezioso e via ! La solidarietà,
l'incontro, il viaggio stesso può essere un piccolo grande contributo
ad una cultura di PACE.
(25)
_ 2003 - AUSTRALIA,
nel grande cuore rosso / "CICLISTI per CASO"
Sulle
tracce di AMICI:
il GIRO del MONDO di Adriatica con Patrizio Roversi e Syusy Blady, porta
infatti diritti diritti verso il DESERTO australiano, Alice Springs, Yulara,
il grandioso "ritorno" a ULURU...
(26)
_ 2004 - BICICLETTE
E SOLIDARIETA', Firenze-Nepal con CARITAS
e "ciclonauti" !
Un grande gruppo modello "piccolo
treno" rosso per una traversata in piena tensione civile tra maoisti
e forze governative
(27)
_ 2005 - LA
GRANDE IMPRESA , una nuova avventura da "Ambasciatore"
di Firenze che sempre più si allarga ad altri. Un cammino in cui ognuno
può essere protagonista, che sia CICLISTA o MUSICISTA...
In occasione della Festa della Toscana a ribadire i valori di Libertà
e Pace verso il Paese ed il Popolo che più ho nel cuore. Un percorso
che attraverso Natale arriverà fino a Pasqua ed oltre...
(28)
_ 2006 - CICLISTI PER CASO ... in TV: l'inizio di una tappa e di un viaggio che pare comprendere tutte le altre, del passato, del presente, del futuro...
(29)
_ 2007
- Verso
nuove frontiere... NEPAL:
VIAGGI SOSTENIBILI, PREPARATI e... SOLIDALI !
(organizzazione
tecnica: PRIMAVERA Viaggi - Firenze)
(30 - 31)
_2008 - Da "CICLISTI a... DENTISTI, per CASO !!!"
(dove
mai come in questo "caso", CASO = AMORE...)
Ancora una nuova
"tappa" in un Nepal che sta imboccando una nuova strada, per un
nuovo progetto di solidarietà vissuta e di "viaggio"...
(32)
_2009
- IL
PINOCCHIO DEL DESERTO, un autentico
gruppo di "legionari della PACE"
nel deserto dell'Algeria in visita alla Repubblica esule dei Saharawi (R.A.S.D.)
Una "missione"
di gruppo per scortare quale nuovo amico e testimone del Popolo Saharawi il
burattino-bambino più famoso del mondo. E chissà che prossimamente
non ne possa nascere anche un nuovo viaggio di gruppo, tutti in bicicletta...!!!
(33)
_2010
- SAHARAWI
BIKE / Trofeo PINOCCHIO del DESERTO
Una
"tappa" con una PAGINA tutta sua...!!!
Per non scordarsi mai di tentare di essere un
po' meno di legno e un po' più "umani"...
(34)
_2011 - UN
"PIANO" PER L'HIMALAYA
MUSICA&SPORT
per un "viaggio" ormai OLTRE ogni viaggio...
30 dicembre 2011 - Il "PIANO" diventa "OPEN-PROJECT"...
(35)
_2012 - OLYMPIC
SOFTBALL: "prima" TAPPA, nel DESERTO DEI SAHARAWI
Una nuova straordinaria avventura senza (o quasi...) bicicletta!
Un'avventura dove lo SPORT in genere (ed il SOFTBALL in particolare)
si presenta quale Ambasciatore di "Avvicinamento e Dialogo"
tra le genti. Con l'insostituibile collaborazione della mia "piccola"
Claudia...
(36)
_2013 - ISHALAYA
-
Il
"Mondiale" di Kathmandu
-
San
Francesco...
-
SARITA (dal BLOG Ishalaya)
(37)
_2015 -
SOLIDARITY, normally (NEPAL)
(38)
_ 2017 - DA
MONTE MORELLO ALL'EVEREST
Emozioni
di un "grande viaggio" condivise...
(39)
_2018 - ORME di PACE
(40)
_2020 - NEPAL
(2019-2020)
PER LE ANTICHE STRADE DEL
FUTURO
Il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha espresso
vicinanza e solidarietà nei confronti di Banchelli, e soprattutto
ha voluto affidargli una sorta di mandato allinsegna dei valori
della pace che da sempre ha testimoniato. Ledizione 2020 di Ciclistipercaso,
ha ricordato il presidente, cade nel 20° anniversario della Festa della
Toscana, che celebra appunto labolizione della pena di morte in Toscana
nel 1786 (primo Stato al mondo). Valori testimoniati in sala Barile dalle
bandiere del Nepal e che Giani ha ricordato come espressione di un nuovo
umanesimo, nellauspicio di un mondo che possa ritrovare
lequilibrio tra uomo e natura e il superamento di ogni discriminazione,
come è nei principi della nostra Costituzione. Tutti i
valori partono da uno ha testimoniato Banchelli -: lamore.
Accanto alla passione: per le due ruote.
Per questo percorso, in Nepal, il ciclonauta ha rispolverato esperienze del passato ma con lo sguardo rivolto avanti: Pedalando su strade antiche posso fare qualcosa per il futuro ha spiegato -, perché la verità e la non violenza sono antiche come le montagne. Di vette, in effetti, a questo giro ce ne sono di nuove e importanti: in collaborazione con SenseMedia, casa di produzione del film ufficiale sul campione argentino dal titolo El Nùmero Nueve Gabriel Omar Batistuta, Banchelli donerà al Viola Club Kathmandu fondato dallo stesso ciclonauta della pace - la polo ufficiale del film documentario sul campione.
(da TOSCANA OGGI - Simone Pitossi)
(41)
Il Molise...
Colletorto (CB) : la Torre Angioina
...e l'arrivo
Tra gli
'altri viaggi' un ricordo ed un pensiero particolare al "Gruppetto
GULLIVER Nepal" dell'inverno 2000/2001
ed alle sempre nuove, incredibili esperienze che abbiamo vissuto insieme.
In Nepal, oltre a tutto quello che si può immaginare c'è sempre
un qualcosa 'in più' rispetto ad ogni altra parte del mondo.
In questo viaggio, ad esempio, ci siamo trovati immersi in una rivolta dai
contorni anche drammatici.
Dal 1995 studenti 'maoisti' cercano di modificare certe situazioni, con ogni
mezzo loro possibile.
Un caro saluto a Giuliana,
Stella e Mario Alesina della Scuola Trial e Mountain Bike della
Valsesia.
Alcuni dei miei 'piccoli'
RECORD
Nel corso dei miei viaggi,
lontani o vicini che fossero, è stato inevitabile il confronto con distanze,
misure, curiosità ed altro, valori personali ed anche 'assoluti' che
in questa parte cercherò di segnalare e ricordare.
Voglio iniziare più che da un "record" vero e proprio da una
specie di invenzione per la quale vorrei in un certo senso chiedere
scusa alle ditte produttrici di borse e sacche da bicicletta (...). Ispirato
da certi bikers metropolitani di New York nel 1984 decisi infatti di adottare
lo ZAINO quale contenitore bagagli per i miei viaggi e le mie "imprese".
Oggi incontriamo tanti che adottano questo sistema, ma adesso ci tengo anche
a questa piccola intuizione:
- primo al mondo ad adottare lo zaino in bicicletta (abolendo
borsoni laterali etc.)
1 - RECORD (personale ed
assoluto)
4 novembre 1998: con la bicicletta acquatica (Shuttle-Bike)
CONQUISTA DEL LAGO PIU' ALTO DEL
MONDO
sicuramente il 'più grande' mio risultato,
un primato per me e per l' ITALIA, eguagliabile
ma non migliorabile...
2 - RECORD di 'dislivello'
acquatico
da dividere
con la mia bici EUROPA (ritratta qui sotto)
nel mio angolo preferito
della città di Bhaktapur
in Nepal. Con questa bicicletta infatti, dopo il 'lago più alto', ho
raggiunto, nel settembre 2000, il 'mare più basso'.
Dall'Himalaya alla Terrasanta, da quota 5.250 del Sanu
Pokhari (Tilicho), ai - 410 del Mar Morto.
E pensare che è un modello comunissimo e neppure troppo leggero...
3 - RECORD di dislivello ASSOLUTO
Nel 1993 tentai di raggiungere la vetta del Pisang Peak, una piccola
montagna dell'Himalaya, che, con i suoi m. 6.091 di altezza, sarebbe dovuto
divenire il primo '6.000' scalato con una bicicletta. L'esperienza e l'intuito
di Jithbadur evitarono grossissimi problemi... Rinunciammo a porre il
Campo Alto che avrebbe costituito il ponte verso la cima, ma, molto
probabilmente ci salvammo. Arrivammo ad una quota importante: mt. 5.656
slm, che tuttavia non era ovviamente abbastanza a
superare il 'muro' dei 6.000. Considerate una certa logica
del mezzo e le mie stesse caratteristiche ho anche pensato che MAI avrei
superato tale dislivello. Ed invece, sempre giocando con i numeri, ecco
che torna la 'quota' del Mar Morto: dunque,
da -410 a +5.656 = 6.066
eccolo qui il mio muro superato! Sul nostro pianeta, in bicicletta, ho raggiunto due punti con oltre 6 km. di dislivello verticale!!!
4 - Sempre riguardo
alle montagne, considerando anche
che il 2002
è stato proclamato
ANNO INTERNAZIONALE della MONTAGNA, credo
opportuno ricordare che nella mia esperienza ho avuto modo
di avvicinare, con la mia bicicletta,
le vette più alte di tutti i continenti: dall'Aconcagua per le Americhe
al Kenya (Kilimanjaro) per l'Africa, dal piccolo Kokusco dell'Australia fino
al 'caro' e 'top of the World' EVEREST.
- Ma non solo: a quote superiori ai 5.000 ho avvicinato
anche n° 6 degli otto "8.000"
del NEPAL (effettuando assai probabili altrettante "prime" mondiali...),
e precisamente
- Everest (oltre il Campo
Base Sud - NEPAL - I°)
- Lhotse
- Annapurna (Stupa
commemoraitvo spedizione Russa)
- Cho Oyu
- Dhaualghiri
- Manaslu
5 - LA MIA GRANDE MONTAGNA
Su e giù per il 'mio' Monte Morello e per altre piccole e grandi montagne del nostro pianeta, dal 1984 (anno della nascita della 'filosofia' della bicicletta) fino al 1989 (anno del 'cambiamento') e poi via più o meno fino ad ieri con calcoli semplici e 'temo' assai per 'difetto', sommando le varie quote scalate con la bicicletta sono arrivato ad un totale di...
... nell'anno del X° anniversario della conquista del Lago più alto del mondo, un altro "numero", un piccolo traguardo nell'impresa dell'andare in bicicletta per strade e montagne del mondo e (soprattutto!) di casa...
25 aprile 2008,
San Marco:
raggiunta quota "1.000.000"
di metri !!!
un po' come se avessi raggiunto la vetta
di una montagna alta 1.000 Km
o, più semplicemente, oltre 100
volte la vetta dell'Everest...
ed ancora continua...